Nuovi edifici a energia quasi zero dal 2021.
Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Europea del 18 Giugno 2010 la Direttiva europea 2010/31/CE sulla prestazione energetica nell'edilizia, che sostituirà
la direttiva 2002/91/CE.
L'ultima direttiva comunitaria è tesa a promuovere la prestazione energetica degli edifici, considerate le condizioni geo-climatiche esterne e quelle relative al clima degli ambienti interni all'edificio.
La nuova direttiva specifica in dettaglio una metodologia comune a tutti gli stati membri per il calcolo della prestazione energetica degli edifici e delle unità immobiliari, che tiene in debito conto gli aspetti termici dell’edificio e delle sue divisioni interne(capacità termica, isolamento, riscaldamento passivo, elementi di raffrescamento, ponti termici, ecc), gli impianti termici e per la produzione di acqua calda sanitaria, gli aspetti progettuali e di orientamento geografico, i sistemi di illuminazione.
La direttiva in questione specifica anche che il calcolo della classe energetica dell'edificio dovrà essere differenziato in base alla tipologia dell'immobile(immobile monofamiliari, condominio, ufficio, edificio scolastico, ospedali, alberghi e ristoranti, impianti sportivi, esercizio commerciale).
Entro il 30 giugno 2011 la Commissione Europea stabilirà un quadro metodologico comparativo per il calcolo dei livelli ottimali dei requisiti di prestazione energetica degli edifici ed elementi edilizi.
Obiettivo principale della nuova direttiva europea è quello far sì che, per il 31 Dicembre 2020, tutti gli edifici di nuova costruzione siano
“edifici a energia quasi zero”, ossia ad altissima prestazione energetica, in cui il fabbisogno energetico molto basso o quasi nullo sia coperto
in misura molto significativa da energia da fonti rinnovabili.