Ad un Anno dall’introduzione dell’obbligatorietà dell’indicazione di
prestazione energetica degli immobili negli annunci immobiliari, poco meno della
metà (47%) assolve a tale obbligo.
Secondo una ricerca di un noto sito di vendite immobiliari più della metà delle
inserzioni di vendita e locazione su un totale di quasi 600.000 annunci non
riporta la dicitura obbligatoria circa l’indice di prestazione energetica
dell’edificio.
Gli annunci che ottemperano a tale obbligo riguardano, nel 2% dei casi, immobili
con indice di prestazione energetica A+; il 9% riguarda immobili di classe A
Tra gli annunci che riportano la classe energetica, fa sapere il portale degli
annunci, solo il 2% riguarda edifici di classe A+, pari a 4.798 immobili, e a
seguire gli edifici di classe B (19%), C, D, E (14%), F (15%) e G (13%).
Per quanto la recente normativa italiana abbia escluso la possibilità per i
proprietari di autocertificare il proprio immobile in vendita o in locazione con
classe G, nell’anno appena trascorso molti inserzionisti immobiliari hanno fatto
uso della classe G, facendo ricorso alla dicitura "immobile in attesa di
certificazione", sottendendo la realizzazione dell’attestato di certificazione
energetica solo in fase di reale vendita dell’immobile.
Evidenziamo che tale pratica non è consentita dall’attuale normativa e perciò
sanzionabile.
Purtroppo in molti proprietari e venditori non si è pienamente diffusa la
cultura del risparmio energetico in edilizia con tutti i vantaggi, anche
economici che da essa derivano, infatti solo l’11% delle inserzioni immobiliari
effettuate da privati riporta la certificazione energetica.
Se da un lato gli inserzionisti privati si dimostrano disattenti verso
l’obbligatorietà della certificazione energetica e, in molti casi si dichiarano
all’oscuro di tale obbligatorietà, dall’altro una elevata sensibilità a riguardo
è dimostrata dai costruttori edili, che indicano la prestazione energetica
dell’immobile in vendita nel 97% delle inserzioni immobiliari, per quanto in
questo caso la classe energetica fa parte dei documenti di progetto.
Se invece si analizza la presenza della certificazione per ambito regionale, sul
podio si piazzano Trentino (80%), Veneto (62%) e Valle d'Aosta (58%), mentre sul
fondo della classifica restano le regioni del Mezzogiorno d’Italia, come Puglia
(24%), Sicilia (23%) e Basilicata (19%).